Diventa volontario
Esperienza di una nostra volontaria
Per portare avanti i nostri progetti abbiamo bisogno di aiuto Ciascuno può contribuire in base al tempo che può dedicare e alle proprie capacità. Se hai qualche dubbio o domanda, non esitare a scriverci (sezione "contatti"). Insieme alle volontarie partite per l’Etiopia a novembre 2013 c’era anche Eleonora, una ragazza di 22 anni, che vuole rivolgersi ai giovani che volessero fare un’ esperienza con la nostra Associazione:
“Erano ormai 3 o 4 anni che mi balenava l’idea di fare un viaggio in Africa, fare un’esperienza diversa dal quotidiano, vedere con i miei occhi quello che le mie orecchie erano sature di ascoltare. La miseria, la fame, i bambini senza prospettiva di futuro, i sorrisi di chi non ha niente, tutto questo lo volevo vedere, sentire e toccare io. Era il momento dei miei occhi, del mio naso e delle mie mani. Cercavo su internet associazioni di volontariato, contattavo amici, amici di amici che avevano fatto esperienze simili o mi fermavo a guardare ogni manifesto, pubblicità, per trovare ciò che potesse andare bene per me e per i miei. Punto nevralgico di questa attesa erano anche loro e le preoccupazioni che li accompagnavano. –dove vai? È pericoloso!- ogni volta che si apriva il discorso questa era lo loro argomentazione.
Ma non ho mollato, ho continuato a sondare il terreno ma niente mi faceva sentire sicura. Un giorno un po’ per caso ho conosciuto Renata (attuale Presidente dell’Associazione) e parlando con lei ho capito di essere pronta e di aver trovato la strada giusta. “A ottobre si parte”, queste le ultime parole della piccola chiacchierata avuta.
Ottobre arriva e io non conosco nessuna delle persone che verranno con me, un piccolo incontro a pochi giorni dalla partenza mi basta per capire che anche loro si trovano nella mia stessa situazione emotiva, già questo ci unisce. Poi c’è lo scopo comune e me le sento un po’ sorelle o meglio zie. Si parte, in sole sei ore di aereo eravamo in Etiopia o forse su un altro pianeta. Tutto era diverso, tutto fu una scoperta. Gli occhi si riempirono di immagini forti che non potrò mai cancellare, il naso di odori che scesero dritti fino al cuore e che da lì non andranno più via e le mani strinsero la miseria, lo sporco e la speranza di altre mani, spesso bambine.
Ho vissuto un mese senza internet, face book e whatsApp, cosa che di solito uso tutto il giorno. Ho vissuto senza cinema, amici e cene fuori, senza semi di lino per i capelli ma con lo spray per i pidocchi, senza macchina e a volte senza luce ma niente di tutto questo mi è mancato. Il cielo stellato di una città senza luci fa impazzire il cuore ed il cervello, del resto ti dimentichi.
Non vi nego però che una birra me la sono fatta ma in compagnia di nuove persone che ora fanno parte della mia famiglia. Con le persone che ho conosciuto nell’arco di questo mese mi sono sempre sentita a “casa”, mai fuori luogo. E’ stata un’esperienza meravigliosa fatta anche di ricordi che spesso ti tolgono la fame ma che niente potrà eguagliare. Io a novembre 2014 riparto e voi?”